mercoledì 9 luglio 2008

BILANCIO DI FINE ESTATE

Solitamente il bilancio di fine estate viene fatto nell’ultima settimana di agosto, quando si torna dale ferie, ferragosto è passato da poco e le città iniziano a svuotarsi dei turisti. Quando, a parte chi ama fare le vacanze in bassa stagione, tutti gli altri tornano, con la testa bassa e le orecchie pure, sul proprio posto di lavoro.
Qui a Brussels, pur essendo appena all’inizio della seconda settimana di Luglio come a Giovinazzo e in tutto il resto del mondo, è già tempo dei bilanci (oltre che di saldi) di fine stagione. Già, perchè l’estate sta veramente volgendo al termine ormai da qualche giorno e le rare giornate soleggiate hanno nuovamente ceduto il passo a quelle tormentate dall’irritante alternanza pioggerellasottilefastidiosissima/sole/acquazzone. L’aria si è rinfrescata nuovamente anche se le temperature non sono state mai veramente bollenti, a parte qualche mattina in cui abbiamo approfittato per un pic-nic al parco durante la pausa pranzo, tanto da non essere mai uscito di casa senza dover prendere la giacca.
Tuttavia in questa estate bruxelloise di sicuro non ci si annoia e, insieme alla mia amica Loreta (nuova coinquilina e, a suo dire, anche sorella), ho iniziato un percorso di esplorazione del Belgio che nelle scorse settimane ci ha visti addentrarci nella parte Fiamminga. Tralasciando Bruges, già da noi visitata e meta obbligatoria di chiunque arrivi a trovare amici e parenti qui a Brussels, ci siamo avventurati nella bellissima Leuven con l’incantevole Beghinaggio e la sua popolazione incredibilmente giovane essendo sede di una delle più importanti Università d’Europa e quindi meta di studenti mobilitati dal programma Erasmus e, domenica scorsa in una Malines (o Mechelen a seconda che vi sentiate più fiamminghi o valloni) un po’ sonnecchiosa, forse ubriaca dell’ottima birra Gouden Carolus, prodotta proprio qui, che oltre all’imponente cattedrale con il suo campanile di 97 metri e poco altro non offre granchè, a parte la possibilità di visitare il campanile e di suonare le campane o di bere una Gouden Carolus nella Piazza (Goude Markt) o in diversi angoli della città veramente carini.
Poi c’è la vita domestica che scorre via liscia, tra lavori, spesa e cene con i miei amici coinquilini (Loreta, Pierre ed Elisabeth) anche se c’è sempre qualcuno che si aggiunge a cena ed è bello allargare la tavola per chi ha piacere di venirci a trovare come Carmela ed Enza che sono state mie ospiti a metà giugno, il fratello e la cognata di Loreta, le amiche e il ragazzo di Elisabeth, Gipo e Carmen e anche Bruno. Questa è un po’ della mia estate qui a Brussels nell’attesa di iniziare quella italiana, tra poco meno di un mese, fatta di sole, mare, serate in spiaggia e una settimana in Albania.
A presto !